sabato 1 settembre 2012

A lezione di lingua istriana

di Dario Fertillo

Ulderico Bernardi, «Istria d'amore», Santi Quaranta, pp. 157, € 13)
 Agli occhi dello scrittore Fulvio Tomizza, istriano per discendenza e triestino d'adozione, una sola era la «casa» possibile, quella delle radici e dell'infanzia. Ulderico Bernardi, narratore del mondo tradizionale veneto, sente invece la «piccola patria istriana» come un'entità da scoprire a poco a poco, attraverso le letture e le passeggiate, l'ascolto delle parlate locali, la seduzione delle ricette d'osteria. Nel suo libro i romanzi di Tomizza sono iniziali compagni di viaggio, che poi cedono il passo all'esperienza diretta dello scrittore: paesaggi marini o terragni, campanili in pietra bianca, anziani contadini, sentieri adatti alle capre. Nasce così passo dopo passo, come per combustione interna, il senso di un'affinità elettiva che poi sfocia in vero innamoramento (testimoniato dal titolo Istria d'amore, Santi Quaranta). Quello di
Ulderico Bernardi è un vagabondare storico e letterario attraverso un paese racchiuso fra Trieste e le isole del Quarnero,
estremo lembo di una Mitteleuropa che, più viene negata, più riemerge, come un'esigenza insopprimibile della storia, un'identità da ritrovare.

Fonte: http://www.corriere.it/cultura/12_agosto_27/fertilio-lezione-lingua-istriana_a80c9230-f032-11e1-924c-1cb4b85f5a80.shtml