La
temperatura che scende, le prime piogge che cadono, le scuole che riaprono, il
campionato che riparte.
È settembre.
Sinceramente?
Non aspettavamo altro.
L’estate è
finita. Il tempo di ‘staccare la spina e godersi il meritato riposo in qualche
località esotica’ come dicono i servizi del Tg è andato.
Diciamocelo, durante
l’anno non desideravamo altro che un po’ di vacanza. Ma poi, quando finalmente
è arrivata l’estate, ci siamo resi conto che non è la stagione per la gente
come noi.
Sarà che le
Adidas sono più comode delle infradito, che preferiamo la Fredperry alla
camicia caraibica, che una serata al solito pub coi camerati vale più di mille
pomeriggi a prendere il sole inspiaggia. Sarà che non riusciamo a farci piacere il pulcino Pio, che per noi il tormentone dell’estate è ‘Amore e coraggio’ degli Ennessepi. Sarà che siamo noiosi, ma piuttosto di quindici giorni in appartamento a Jesolo ne preferiamo tre in tenda al campo. Sarà che in fondo ci mancano i volantinaggi alla mattina fuori dal portone della scuola, con la temperatura sottozero ma il cuore inspiegabilmente caldo. E ci manca la sezione di notte, sporca di vernice e di colla. Ci mancano le birre scure al Russian Pub, le raccomandazioni prima delle manifestazioni, le assemblee nelle scuole sempre più nostre e i mille scazzi quotidiani.
Ringraziamo
gli dei, l’autunno è tornato. E siamo tornati pure noi.
[G.]
[G.]