venerdì 12 ottobre 2012

Tutti i numeri degli 'anta.

Pubblichiamo qui un breve testo di un gruppo di scrittori amatoriali vicentini. Noi ci abbiamo visto una sintesi una rappresentazione calzante della Società degli Uguali.
"Ho 50 anni e mi alzo, calzo scarpe in cuoio da 
300 euro, cintura in pelle 70 euro, abito in lino da 450 comprato in una bella bottega artigianale di un sarto parigino. Prendo il mio grosso Suv bianco (700 euro al mese di rata).

Salgo sulle colline che ritte, appena verdi, sembrano controllare la città sempre più piccola nello specchietto retrovisore. 
Imbocco una piccola strada sterrata e scendo.
Ho un bel fisico, mi tengo bene, con 200 euro al mese in palestra ho incluse lampade, sauna massaggi e
il nolo di quelle simpatiche commediole d'oltreoceano con belle donne, sesso, ciambelle e lieti fine.
Ho una moglie, anzi una ex moglie, lei succhia 550 euro al mese, esclusa la retta dell'asilo (390) di quella piccola creatura urlante che mi tocca sorbire due week-end al mese.
Ho 50 anni, cammino tra ciliegi quasi in fiore e basse viti, alle mie spalle il Suv sporco di fango come le scarpe.
Sono innamorato, lei ha 20 anni, ed è piena di euforia... lei mi fa sentire giovane più dei massaggi e delle  lampade. La scopo spesso.
Ho 50 anni e adoro mangiare fuori con lei, regalarle quegli abitini succinti che tanto mi fanno impazzire. 300 euro a settimana.
Ho un mobilificio, lo creò mio padre, i soldi arrivavano a vagonate. Era stimato dai più.
Ho 50 anni e 20 dipendenti sotto di me tra operai venditori e impiegati. 50.000 euro tra buste paga e contributi.
Ho un commercialista e gli amici del club, loro dicono che la crisi passerà presto. Gioco in borsa, è questo il tempo di entrare negli antitumorali negli abortivi e in qualche ETF, diceva il mio broker... -7000 euro nell'ultima settimana.
Ora salgo sul ciliegio più alto, ancora umido. Ho cambiato cellulare, 400 euro per non sentire più fornitori incazzati e banche affamate.
Piove.
Snodo la cravatta, rimbocco le maniche della camicia di lino, tolgo pure le scarpe completamente infangate.
Ho 50 anni e abbraccio a cavalcioni questo tronco profumato.
Ho 50 anni e pago un terapeuta 70 euro all'ora perché mi faccia dormire la notte.
La testa mi gira e il battito tachicardico è metronomo delle immagini che mi scorrono davanti.
Distrutto, come febbricitante mollo la presa e mi lascio cadere.
Avevo 50 anni e il mio ultimo respiro l' ho dedicato ai due metri di corda pagati 7 euro e 50 che ora mi cullano a mezz’aria.
Merda."
di Guglielmo Costa - Il Buco. Notediunostitico
Fonte: 
http://issuu.com/skapez/docs/numerodue