martedì 11 settembre 2012

La ritualità dell'11 settembre

Che l'attacco alle Torri gemelle sia stato un gravissimo attentato è fuor di questione. 3000 persone inghiottite nel cumulo delle macerie, le immagini delle mogli dei pompieri in lacrime, l'eroismo di questi ultimi e dei poliziotti.
Ma assopito il dolore, placata l'ansia, cosa resta?
E' stato il primo attacco al cuore dell'America, ma è stato fatto passare come un attacco all'Occidente, da parte di una fantomatica minaccia islamista (la stessa che però nell'ultimo è stata usata per abbattere i nemici degli USA,ultimo il presidente siriano Assad).

Da quell'11 settembre si scatenò una violenta offensiva "occidentale" in tutto il mondo. Venne giustificata così l'invasione dell'Afghanistan, poi dell'Iraq. Venne potenziata la struttura repressiva negli States, il Patriot act diminuì sensibilmente la libertà dei cittadini statunitensi e una grande paranoia si impossessò delle anime di tutto quel mondo mondo che per semplicità di cronaca chiameremo "Occidente"
Da quella data ci fecero vedere migliaia di volte quelle immagini, come per convincerci della necessità della famosa "lotta al terrorismo", una guerra che coinvolgeva anche i nostri ragazzi in divisa. Tutti certi che bisognasse eliminare i nemici di Sua Potenza, ci si è lanciati nella crociata. 
Tutti giustamente a cospargersi il capo di cenere per quelle vittime di New York, ma per Dresda, Berlino, Hiroshima e Nagasaki ci sarà mai un giorno? E per 650mila vittime civili di Iraq? E le 60mila in Afghanistan?
Per non parlare del milione di vietnamiti e di tutti gli altri Popoli che hanno assaggiato la pax americana.
Quello che poi fa più incazzare è l'ipocrisia dei media nell'esaltare il sacrificio di quegli uomini che sacrificarono la loro vita per salvare quella dei loro connazionali intrappolati, salvo poi usarlo come basso strumento di propaganda per giustificare l'uccisione di centinaia di migliaia di persone. Penso che tutto questo circo mediatico sia un insulto a loro, a chi si è donato.
Basta con questa ipocrisia delle feste comandate, delle lacrime di coccodrillo.
Leviamoci dalla testa l'attacco all'Occidente, è stato un attacco agli USA. E prima l'Europa ritornerà ad avere coscienza di sè, prima capiremo che farsi coinvolgere in questa guerra non nostra è stato un errore madornale.
Prima smetteremo di farci pigliare per il culo dalle menzogne che ci propinano, prima emergerà una verità giudiziaria sull'accaduto, senza il solito "le prove le abbiamo noi".
E' ora di archiviare il passato, la minaccia jihadista non c'è più, se mai c'è stata...