lunedì 3 dicembre 2012

Boscardin: loro occupano e noi ridiamo.



L’occupazione dell’ITAS Boscardin ‘a difesa della scuola pubblica’ di stamattina guidata degli studenti più ‘duri e puri’ (rasta ed eskimo verde d’ordinanza) e spalleggiata dai soliti noti dei centri sociali ci ha fatto francamente sorridere. A noi, che da tempo ci sbattiamo nelle strade e nelle scuole contro questo governo di banchieri, il ministro Profumo e la sua riforma ‘all’anglosassone’, questi personaggi che tutto d’un tratto sembrano condividere la nostra battaglia per la scuola pubblica non possono infatti che sembrare simpatici.
Non ve lo nascondiamo, inizialmente ci eravamo un po’ sorpresi vedendo che i compagni del Boscardin stavano portando avanti la nostra stessa battaglia (come poteva essere che per una volta noi di destra avessimo detto qualcosa di giusto?), ma poi ci siamo tranquillizzati leggendo il comunicato: nessuna motivazione concreta (‘‘contro i tagli all’istruzione pubblica e alla proposta di legge Aprea, anche se momentaneamente sospesa,’’) ma soprattutto nessuna proposta.

Temevamo che i rivoluzionari dell’istituto ci avessero imitato in tutto e per tutto, e si fossero quindi messi a proporre un modello alternativo di scuola, di Società, di Uomo, come noi facciamo da anni.
 
Non c'è spazio per delle proposte concrete, che vadano a favore dello Studente, quando c’è da pensare a portare avanti gli interessi degli insegnanti (dalle famose 24 ore al taglio delle cattedre, passando per gli stipendi troppo bassi), in cambio della loro tacita approvazione all’occupazione.

Non prendetevela, tovarish del Boscardin, come già detto ci siete simpatici (sarà per quelle acconciature cosi' originali), e vogliamo lasciarvi divertire in santa pace. Ma occhio, in questi giorni studiate, perché finita la festa il professore di cui avete difeso i diritti sarà di nuovo dietro la cattedra pronto a farvi una domanda stronza durante l'interrogazione.

Vi ringraziamo, ci avete fatto fare una sana risata. Cercate di non farvene seppellire.