Riportiamo il comunicato del Nucleo.
''Per chi tra voi
studenti non li avesse visti, durante la ricreazione di mercoledì 21 novembre
sono stati attaccati, davanti alla porta di diverse aule, dei cartelli con
sopra scritti i nomi di quattro grandi personalità della cultura italiana:
Franco Volpi, Antonio Fogazzaro, Giacomo Zanella e Marco Polo. Queste
scritte sono state appese per istituire una simbolica “intitolazione” delle
aule interessate a questi illustri personaggi della storia d’Italia. voleva
essere una sottile provocazione che porti alla luce un concetto importante.
Come tutti saprete, qui al Pigafetta è stata intitolata un’aula a Confucio, pensatore
cinese per antonomasia. Questa iniziativa, promossa direttamente dalla
Repubblica Popolare Cinese, rappresenta un importante punto di contatto tra noi
e l’Estremo oriente, ma “ruba lo spazio” alla nostra cultura, invidiata in
tutto il mondo e spesso un po’ accantonata. Il liceo Pigafetta, nella sua
storia, ha visto passare per le sue aule studenti, professori e Dirigenti che
sono poi diventati veri e propri monumenti della nostra storia nazionale: e
allora perché non intitolare a queste
persone, orgogliosa rappresentanza dell’importanza del nostro istituto,
un’aula? In fondo, la meriterebbero loro più di qualunque altro.
E’ certamente da riconoscere l’importanza dell’insegnamento della lingua cinese nella nostra scuola, prima in Italia a promuovere questa iniziativa, ma questo non dovrebbe far passare in secondo piano ciò che più ci appartiene e ci riguarda: ecco spiegata la scelta di Marco Polo, esploratore veneziano che è l’emblema del legame tra Cina e Italia, un personaggio che davvero meriterebbe un riconoscimento in un complesso come il Pigafetta, scuola che da sempre incentiva il viaggio e la scoperta del mondo che ci circonda.
Più che una polemica, quindi, questo è stato un gesto mosso da un po’ di sano patriottismo: perché la nostra storia, con tutto il rispetto per Confucio, è così bella che non dovrebbe mai essere messa in secondo piano.''
E’ certamente da riconoscere l’importanza dell’insegnamento della lingua cinese nella nostra scuola, prima in Italia a promuovere questa iniziativa, ma questo non dovrebbe far passare in secondo piano ciò che più ci appartiene e ci riguarda: ecco spiegata la scelta di Marco Polo, esploratore veneziano che è l’emblema del legame tra Cina e Italia, un personaggio che davvero meriterebbe un riconoscimento in un complesso come il Pigafetta, scuola che da sempre incentiva il viaggio e la scoperta del mondo che ci circonda.
Più che una polemica, quindi, questo è stato un gesto mosso da un po’ di sano patriottismo: perché la nostra storia, con tutto il rispetto per Confucio, è così bella che non dovrebbe mai essere messa in secondo piano.''