Dal Secolo d'Italia
Sotto Palazzo Venezia c’è l’ultimo bunker di Benito Mussolini: lo spazio
calpestabile è di 80 metri quadrati. La scoperta risale tra la fine del
2010 e l’inizio del 2011, quando la soprintendente Anna Imponente e
l’architetto Carlo Serafini mentre erano in corso opere di ripulitura
di un deposito sotto Palazzo Venezia, videro una botola di legno.
L’aprirono si calarono sotto ed ebbero la sorpresa di trovare un
ambiente quadrato costruito in cemento armato, ogni lato era costituito
da tramezzi per un totale di novanta ambienti. Una notizia clamorosa che
però non è stata mai diffusa. A rendere nota la presenza di questi
locali è stato il giornalista della Stampa Mattia Feltri, che
con il team degli “scopritori” ha potuto visitare le stanze bunker
segrete del Duce. «Quando abbiamo visto il cemento armato, è stato tutto
chiaro», ha raccontato l’architetto Serafini. Le voci, si legge
nell’articolo di Feltri, volevano che in quella zona del palazzo negli
ultimi anni del regime di Benito Mussolini si tenessero opere febbrili a
cui pochi avevano accesso. Ma in che stato è il bunker? Feltri racconta
che è incompleto, anche se la struttura è finita. Il sistema di
aerazione funziona perfettamente però non si sa da dove attinga l’area.
Nelle pareti grezze ci sono buchi dedicati a un sistema fognario appena
abbozzato così come l’impianto elettrico. Manca la pavimentazione e non
ci sono mobili. «La struttura – ha spiegato Serafini – è solida,
probabilmente avrebbe retto, anche se molto dipende dalla potenza di
fuoco. Di certo è ben isolato e non c’è umidità». Siamo 15/20 metri
sotto il livello del suolo. Le pareti, che poggiano sulle fondamenta di
una vecchia torre, in certi punti sono spesse due metri. Il Duce non ci
ha mai albergato e non sono state realizzate le vie di fuga. Nel
frattempo la soprintendente del Lazio, Anna Imponente, ha deciso di
rendere visitabile il bunker: «Metteremo un impianto di illuminazione
adeguato e lo bonificheremo dai chiodi e dai tubi che spuntano. In uno
dei locali vorrei uno schermo che proiettasse immagini dell’Istituto
Luce, un paio di touch screen. Mi piacerebbe riprodurre il suono delle
sirene d’allarme. Il resto resterà così com’è»
YOUTUBE Dentro il bunker di Mussolini. Le immagini in eslusiva