mercoledì 17 giugno 2015

Maturità: alla prima prova, guarda caso, spunta la resistenza

da Il primato nazionale

Hanno preso il via, questa mattina, gli esami di maturità 2015. Quasi mezzo milione di studenti alle prese con la prima prova, uguale per tutti: il tema di italiano. Giovedì le prove differenziate a seconda della scuola, mentre per la terza prova bisognerà aspettare il 22 giugno.
La prova di italiano non ha mai mancato di scatenare -oltre alle polemiche- una ridda discommesse nei giorni precedenti sulle tracce “candidate” all’uscita. Quest’anno le indiscrezioni puntavano su Pirandello, seguito da Dante, Ungarettti, Svevo, Saba e Pavese. Nulla di tutto ciò, visto che l’analisi del testo verte su “Il sentiero dei nidi di ragno” di Italo Calvino.
Il tema dell’attualità punta sul diritto all’istruzione, chiedendo di ragionare attorno alla citazione “Un bambino, un insegnante, un libro e una penna possono cambiare il mondo” della diciassettenne premio nobel per la Pace Malala Yousafzai.
Il tema a carattere storico è invece una riflessione su una lettera di un condannato a morte della Resistenza, con la richiesta di illustrare il “significato morale e civile” della continuità (sic!) fra gli ideali del risorgimento e quelli della lotta partigiana. Cronache da un’Italia che non riesce a fare i conti con un passato che continua a tenere in ostaggio il presente.
Quattro le tracce proposte per la tipologia del saggio breve: mediterraneo atlante geopolitico d’Europa e come specchio di un popolo, letteratura come esperienza di vita, sviluppo della comunicazione, sfide del XXI secolo e competenze del cittadino.
“Meno materiali da leggere per ispirarsi e commentare le tracce e più concentrazione sulle tracce che sono sicura consentiranno a tutti di trovare la loro vocazione. In bocca al lupo veramente. Concentrazione. Il ripasso spero sia finito già da almeno 24 ore. Troverete sicuramente quello che fa per voi”, il messaggio lanciato dal ministro dell’Istruzione Stefania Giannini.