Il 14 Marzo del 1941 trovava la morte, durante un assalto sul Mali Scindeli, Niccolò Giani.
Volontario di guerra, sfolgorante esempio di coerenza e Fede. Un Uomo disposto a difendere, con la vita, in condizioni estreme un pensiero radicale.
Volontario di guerra, sfolgorante esempio di coerenza e Fede. Un Uomo disposto a difendere, con la vita, in condizioni estreme un pensiero radicale.
“Volontariamente, come aveva fatto altre volte, assumeva il comando di una forte pattuglia ardita, alla quale era stato affidato il compimento di una rischiosa impresa. Affrontato da forze superiori, con grande ardimento le assaltava a bombe a mano, facendo prigioniero un ufficiale. Accerchiato, disponeva con calma e superba decisione gli uomini alla resistenza. Rimasto privo di munizioni, si lanciava alla testa dei pochi superstiti, alla baionetta, per svincolarsi. Mentre in piedi lanciava l’ultima bomba a mano ed incitava gli arditi col suo eroico esempio, al grido di: «Avanti Bolzano! Viva l’Italia», veniva mortalmente ferito. Magnifico esempio di dedizione al dovere, di altissimo valore e di amor di Patria”. Questa la motivazione della Medaglia d'Oro al Valor Militare.