Notizia
di ieri, il sommo bankster (leggi banchiere speculatore) Profumo, eminenza (??)
di questo Governo e commissario per l’Istruzione, ha deciso che uno dei
problemi più ficcanti della scuola italiana sia l’ora di religione cattolica
nei nostri programmi scolastici. L’occasione per esprimere tale levatissimo
pensiero l’ha colta nell’annuale cerimonia di apertura dell’anno scolastico al
Quirinale.
Per
Profumo la società italiana è cambiata, è diventata multi-etnica e quindi è ora
di aggiornare i programmi. In primis va cambiato la prospettiva di insegnamento
della Geografia, l’ideona è quella di sostituire l’impostazione eurocentrica
con lo studio dei Paesi da cui arrivano i flussi migratori che colpiscono l’Italia.
Ciao ciao specificità…
E
poi il colpo del knock-out è una mazzata all’ insegnamento della religione
cattolica. Toglierla, riformarla, rivoluzionarla. Il tutto non per rafforzare
la nostra Identità in un’ era di relativismo, anzi! Farla scomparire per
lasciare il posto alla società multietnica, diciamo pure multi razzista.
L’
IRC ha smesso da tempo di essere un’ ora di catechesi, per diventare un
approfondimento su tematiche sociali viste in ottica cristiana. Quindi il non
rispetto degli studenti di altre religioni, provenienze, culture ecc non lo si
è mai visto. E poi siamo in Italia, uno dei Paesi maggiormente cristiano-cattolici
d’ Europa e del mondo interno! Avremo ben pure il diritto di avere un’ora alla
settimana dedicata alla nostra cultura popolare e alle nostre tradizioni!
Comunque
il caro Profumo (non mi stancherò mai di ricordare che è fratello del Profumo
già amministratore delegato di Unicredit e ora presidente della Monte dei
Paschi) sta solo facendo quello che gli ordinano i suoi riferimenti europei e
d’ oltreoceano. Distruggere l’ identità della nostra scuola, smantellare le
specificità del gioco di squadra, creare un merito individualista molto british
e infine farci capire che non è più il tempo di rifugiarci nelle tradizioni. Il
migliore dei mondi possibili è qui, o forse là, dove dovremo andare a lavorare
quando in Italia non ci saranno più posti di lavoro….
Quindi,
caro Ministro, è meglio che ci teniamo l’ora di religione e te ti restituiamo
alla Gran Loggia.